PROGETTO


1. Ipotesi e Obiettivi iniziali dell’Intervento
2.  Organizzazione del Lavoro
3. Metodologia adottata e Verifica degli Obiettivi
4. Prodotti realizzati e verifica dei risultati
5.Questioni Emerse e Sviluppi Futuri

1.Ipotesi e Obiettivi iniziali dell’Intervento
Durante l’anno scolastico 2017-2018 presso la scuola I.I.S "E. Amaldi", l’Associazione Rimbalzi Onlus 
ha realizzato il Progetto “Amaldi Digital_edu”, grazie al finanziamento del Bando FUORICLASSE (“Progetti speciali per le scuole” e si inseriscono nell’Asse I Occupazione e nell’Asse III “Istruzione e formazione” del POR FSE Lazio 2014/2020).  Il progetto ha previsto la realizzazione di un blog della scuola creato dagli studenti, quellidellamaldi.blogspot.it, in cui far confluire una serie di materiali prodotti dagli studenti durante il percorso, che riguardassero la vita degli studenti a scuola, il loro rapporto con lo studio e formazione futura, e la realizzazione di materiali di supporto all’apprendimento e alle attività didattiche.
L’intervento è stato rivolto agli alunni della scuola secondaria di II grado, I.I.S. ”Edoardo Amaldi” di Roma.
In particolar modo, in particolar modo i protagonisti del lavoro sono stati gli studenti di due classi, una dell’indirizzo scientifico e una del linguistico, individuate dal collegio docenti come maggiormente rappresentativi del target previsto dagli obiettivi del bando, alunni con difficoltà nell’apprendimento (BES, DSA, 104) e  a rischio dispersione scolastica.
Gli obiettivi specifici previsti dal progetto e raggiunti durante l’anno sono stati:
  1. Reinserire tutti gli studenti attivamente nel progetto formativo attraverso esperienze di compito-non compito e di divertimento associato allo studio.
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  3. Mettere in collegamento insegnanti e alunni al fine di collaborare per la realizzazione di uno strumento utile per tutta la comunità scolastica.
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  5. Motivare all’impegno scolastico, al recupero di un rapporto positivo con la scuola, promuovere  il senso di competenza e di autoefficacia attraverso prodotti tangibili.
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  7. Fare esperienza di modalità educative e di apprendimento partecipativo diverse dall’esperienza classica frontale.  
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  9. Sviluppo di competenze progettuali sperimentando entro piccoli gruppi organizzati lo scambio di risorse e competenze di ciascuno.
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2. Organizzazione del Lavoro
La prima fase del progetto ha previsto la realizzazione di incontri con i docenti e la dirigenza scolastica per esplorare il fenomeno della dispersione scolastica nella scuola,  e congiuntamente l’avvio  incontri di disseminazione del progetto con gli studenti e i consigli di classe.
A conclusione di questa prima fase  sono stati individuati due docenti referenti del progetto nelle funzioni di tutor interni e gli studenti di due classi.
Gli obiettivi sono stati volti alla costruzione di un gruppo di lavoro, che si occupasse dell’organizzazione di un blog scolastico, attualmente pubblicato e visitabile online all’indirizzo quellidellamaldi.blogspot.it, utile a trattare e ripensare il rapporto tra scuola e futuro lavorativo, tra motivazione scolastica e aspettative sul futuro degli studenti e il rapporto tra studenti, docenti e materie didattiche.
La fase istituente del lavoro è stata focalizzata sull’esplorare le aspettative degli studenti sulla scuola e sul futuro mondo del lavoro, le loro motivazioni e le culture lavorative familiari, nonché le aspettative, le motivazioni e le culture lavorative dei docenti, che a scuola incontrano.
Nell’avvio del processo di analisi del fenomeno della dispersione scolastica con gli studenti, è stato possibile rendersi conto che prima delle difficoltà legate apprendimento, un problema che gli studenti incontrano a scuola è la difficoltà nell’individuare nel rapporto con i docenti e le materie didattiche una “guida a cui ispirarsi per scegliere e immaginare il proprio futuro”.  Un altro problema, su cui si è inteso lavorare, è la scissione rilevata tra attività didattiche e la possibilità di divertirsi a scuola: l’ipotesi è che la dispersione scolastica e la perdita di motivazione, piuttosto che la possibilità di investire in un progetto di apprendimento, sia il frutto di rapporti frammentati e scollegati entro il contesto scolastico.
Partendo da qui è stato possibile pensare all’obiettivo di costruire un blog scolastico non solo come strumento per facilitare lo scambio di materiale didattico tra gli studenti, ma come un momento per interloquire con l’intera comunità scolastica, intervistando in prima battuta gli studenti sulla motivazione che li ha spinti a scegliere questo indirizzo e le prospettive future dopo l’uscita, e poi i docenti per conoscere la loro storia lavorativa e il loro interesse verso l’insegnamento.
L’obiettivo di costruire il blog scolastico, che ha preso il nome quellidellamaldi.blogspot.it, è stato utilmente perseguito attraverso la costituzione di gruppi aventi ognuno un proprio obiettivo e una funzione specifica per la realizzazione della piattaforma digitale.
I gruppi di lavoro che si sono costituiti sono i seguenti: Gruppo Idee, che si è occupato di pensare al nome da dare al blog e agli argomenti da sviluppare e pubblicare; Gruppo Struttura/Blog, che a seguito degli Incontri  “Apprendere dal Digitale”, condotti dall’esperto di informatica, si è occupato di individuare sezioni e impostare tecnicamente e strutturalmente il blog; Gruppo Grafica, che ha reso graficamente il logo del gruppo plenario e ha abbellito in modo creativo la piattaforma, la scenografia per le interviste e i materiali di ricerca sui lavori, sui quali gli studenti hanno espresso interesse; Gruppo Promozione, che ha elaborato una locandina e ha messo a punto le strategie di promozione presso l’Istituto anche attraverso l’utilizzo di canali social;  Gruppo interviste, che ha elaborato interviste rivolte a  studenti circa la motivazione nell’esperienza scolastica e  le aspettative sul futuro, interviste rivolte ai docenti per cogliere la loro esperienza lavorativa; Gruppo Ricerche, che ha elaborato una Guida alle professioni, organizzando ricerche su competenze, funzioni, culture di lavoro e domande sociali cui i lavori scelti rispondono. Si è elaborato un piano editoriale di articoli, che gli studenti scriveranno da giugno ad ottobre 2018 in base alle sezioni che hanno individuato: Sport e divertimento, Viaggi e Gite, Passioni e interessi, Tutoring e aiuto-studio
Un’ulteriore fase del lavoro ha riguardato l’utilizzo delle storie di vita di professionisti, che abbiamo convocato in incontri con gli studenti: una blogger e un fisico, che lavora presso una multinazionale in modo da far confrontare l'idealità del lavoro, evocata dagli studenti, e le realtà e possibilità lavorative attuali.
Contemporaneamente a questi incontri, un’altra fase di lavoro ha riguardato l’avvio di incontri congiunti con alcuni docenti dei rispettivi consigli di classe  dove è nata l’idea di costruire una sezione del blog o un blog specifico, che sia un archivio di materiali e documenti di letteratura inglese utile agli studenti per lo studio della letteratura; si è inoltre svolta una discussione sui temi dell’esistenzialismo in filosofia rapportandola all’esperienza scolastica e di vita degli studenti partecipanti.

2. Metodologia adottata e verifica degli obiettivi
La metodologia di lavoro è basata sulla peer education, ove le informazioni, le conoscenze e le competenze non vengono trasmesse dall’alto, ma vengono costruite tra pari attraverso la condivisione guidata di esperienze e di idee. Nello specifico  offre come aspetto fondante la possibilità di integrare una comunicazione orizzontale (tra studenti) e una comunicazione verticale (tra docente e studente). In questo processo il gruppo è lo strumento metodologico scelto per la costruzione di una rete comunicativa e relazionale all'interno del setting di lavoro. In questa fase intermedia di lavoro, si ravvisa come coinvolgere gli studenti in processi di gruppo li fa confrontare con la loro abitudine a vivere l’esperienza scolastica in modo individualistico. Nell’ottica di lavoro proposta è stato implicante e difficile per gli studenti rivedere la possibilità di vivere la scuola in modo produttivo apprendendo dalla socialità: si tratta di una sfida cui la scuola può tendere in modo da valorizzare l’esperienza della classe e dei gruppi come risorsa. In tal senso gli obiettivi del progetto si intendono raggiunti in quanto i partecipanti si sono confrontati in un’esperienza che ha inteso sviluppare competenza organizzativa e competenze trasversali spendibili sia nella vita scolastica sia nell’esperienza futura.

3. Prodotti realizzati e verifica dei risultati
-Il blog scolastico è stato realizzato ed è consultabile online all’indirizzo quellidellamaldi.blogspot.it, in cui si trovano le seguenti sezioni: Chi siamo, Progetto, Pensare al futuro, Scuola, Interviste.
- I processi di gruppo attivati sono stati molto interessanti in relazione alle dinamiche attivate in funzione degli obiettivi da raggiungere. Abbiamo intervallato incontri più connessi al fare con incontri più esplorativi, dove sono stati proposti giochi esperienziali e schede di verifica dei processi, che avevano l’obiettivo di monitorare le dinamiche del gruppo, esplorare il rapporto degli studenti con la scuola, la loro formazione e  la capacità di lavorare in gruppo ed acquisire consapevolezza delle proprie motivazioni verso il proprio progetto formativo e dei propri desideri per il futuro.  

4. Questioni emerse e sviluppi futuri
Si ritiene che un punto di forza del lavoro riguardi la proposta di uno strumento digitale costruito dagli studenti in modo da incidere sul far emergere la loro parte attiva in relazione al proprio progetto  scolastico e formativo. Il blog può essere uno spazio di scambio e di co-costruzione tra studenti e docenti. Un aspetto da sviluppare e su cui si ritiene utile investire ulteriormente è la possibilità di usare il gruppo come risorsa a fronte della cultura individualista incontrata e in modo da implementare forme divertenti e creative di apprendimento: una sfida per il futuro.
A fronte della conclusione di questo percorso, la scuola si è dimostrata interessata e attiva nel volere continuare a investire sul blog di istituto realizzato dai suoi studenti, oltre a promuoverlo sul sito della scuola, ha proposto all’associazione di proseguire il lavoro intrapreso di scambio tra studenti e docenti e tra scuola e il mondo del lavoro, con la possibilità di inserirlo nella programmazione dell'alternanza scuola lavoro per il prossimo anno scolastico. A nostro avviso questa rappresenta la migliore verifica del lavoro svolto attraverso il progetto Amaldi Digital_edu, in quanto è riuscito a connettere il lavorare su processi di contrasto alla dispersione scolastica con il facilitare percorsi di partecipazione al miglioramento della vita scolastica e della propria offerta formativa.


Referenti del Progetto Amaldi Digital_edu

Dott.ssa Francesca Roberti                                                                          Dott.ssa Rossana Diciolla
Psicologa Psicoterapeuta                                                                                                 Psicologa







IL FEEDBACK DELLA SCUOLA


INTERVISTA ALLA PROF.SSA IRENE IMPELLUSO
Tutor Interno Alternanza Scuola Lavoro



· Cosa ha significato per te l’esperienza del blog?

Inizialmente non sapevo neanche che cosa fosse un blog e tantomeno a che cosa potesse servire. Non sono una nativa digitale, né un’appassionata di social network e non so neppure cos’è un follower. Tuttavia, superata l’incertezza iniziale e, a dir la verità, anche un po’ di scetticismo, ho seguito con più attenzione le varie fasi di costruzione del blog. Con il passare del tempo è diventata un’esperienza sempre più stimolante a tal punto che ho pensato di personalizzarla e creare un blog specifico per archiviare i miei file di letteratura inglese accumulati disordinatamente in 12 anni di insegnamento. Non cerco notorietà, né voglio diventare una blogger di professione ma forse il blog potrebbe essere un piccolo rimedio al grande caos che c’è nel mio computer fra i miei materiali di lavoro.


· Secondo te quali sono stati i momenti significativi di questo lavoro?

Se parliamo della costruzione del blog, la parte più significativa, a mio avviso, è costituita dalle interviste agli insegnanti e agli alunni che sono una testimonianza viva delle attività della scuola e delle esperienze di chi vi lavora e la frequenta. 

Se invece parliamo dell’intero percorso di alternanza scuola-lavoro, mi è sembrata significativa l’attività di preparazione al blog e la riflessione fatta sulla scelta del lavoro futuro, ovvero che corrispondenza c’è tra la nostra professione futura e gli studi fatti. In una parola, studiare vale effettivamente la pena e ci farà trovare un lavoro all’altezza delle nostre aspettative? Spesso gli studenti si chiedono a che cosa serva andare a scuola, studiare il latino, leggere libri, saper commentare un quadro o fare considerazioni di filosofia. Sembrano tutti puri esercizi della mente per chi non ha niente di meglio da fare, completamente scollegati dal mondo attuale. Tuttavia, la cultura ci aiuta a capire il mondo che ci circonda e ad avere un pensiero critico, è cibo per l’anima. E come il corpo ha bisogno di mangiare anche la nostra mente ha bisogno di cultura. Come ha detto un’insegnante in una intervista pubblicata sul blog, ci sono dei linguaggi universali che sono dentro di noi, come per esempio l’arte, e la scuola ci aiuta a riscoprirli e a valorizzarli. La nostra scuola, pur essendo ancora legata a metodi tradizionali, dà una buona preparazione e forse offre ancora opportunità per il nostro futuro lavorativo. 

· Dal tuo punto di vista quale funzione ha avuto?

Uno degli aspetti più positivi di questo percorso di alternanza scuola-lavoro è che i ragazzi hanno potuto lavorare tutti insieme allo stesso progetto. Ovviamente la classe è stata divisa in gruppi e ogni gruppo ha lavorato su un singolo aspetto (progettazione, grafica, interviste etc.). Il blog è il frutto di un’attività corale e di collaborazione fra gli studenti. 

· Secondo te questa esperienza di lavoro di gruppo cosa ha apportato a te e agli studenti?

Non credo che tutti abbiano reagito allo stesso modo. Qualcuno può aver trovato interessante, stimolante e utile la creazione di un blog per la scuola, ma alcuni sono rimasti completamente indifferenti in quanto hanno percepito il progetto come un’imposizione. Credo che quando si propongono dei percorsi di alternanza scuola-lavoro, è importante che tutti, o almeno una buona parte della classe si senta coinvolta dal tipo di lavoro che si andrà a svolgere. In tal senso è utile la motivazione degli studenti, oltrechè lasciare loro la scelta volontaria dei progetti di alternanza scuola-lavoro a cui partecipare.


INTERVISTA ALLA PROF.SSA ROBERTA CINTO
Tutor Interno Alternanza Scuola Lavoro

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· Cosa ha significato per te l’esperienza del blog?
Ha significato vivere insieme ai ragazzi, una modalità esperienziale al di fuori della materia di mia stretta competenza e comprendere che per i ragazzi relazionare con i propri docenti significa predisporli a vivere la scuola come comunità.
· Secondo te quali sono stati i momenti significativi di questo lavoro?

Il primo è stato vedere quando, dopo la prima fase di rodaggio, i ragazzi sono stati in grado di esprimere compiutamente le proprie esigenze. Il secondo è stato constatare l’evoluzione del rapporto dialogativo tra di loro.

· Dal tuo punto di vista quale funzione ha avuto?

I ragazzi hanno potuto sperimentare la capacità creativa utilizzando nuove competenze.

· Secondo te cosa questa esperienza di lavoro di gruppo ha apportato a te e agli studenti?

La possibilità di sperimentare un setting educativo con modalità interattiva e la possibilità di creare pretesti digitali per prospettive professionali. E’ stato anche significativo il confronto con figure altamente qualificate, quali la blogger ed il ricercatore, i quali hanno offerto ai ragazzi la testimonianza reale di ciò che può significare creare un blog per professione.
Per concludere direi che questa esperienza come ASL, ha rappresentato una modalità alternativa a quelle più “tradizionali” ed al passo con le nuove tecnologie. Sapere poi che i ragazzi della mia classe e della classe della Prof.ssa Impelluso sono i fautori della nascita del blog dell’Amaldi, è per me motivo di orgoglio.

Grazie di cuore alle Dott.sse Francesca e Rossana che hanno permesso tutto ciò.

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